I lavori del nuovo FabLab sono iniziati il 29 Gennaio 2018, come in accordo con la scuola. Il nostro progetto, presentato ai genitori e poi al dirigente il 29 Novembre 2017, è stato accolto in Collegio Docenti di Gennaio 2018 e ha potuto quindi prendere il via. Il nuovo FabLab prevede la tinteggiatura di tutta l’aula e l’allestimento di due spazi: uno dedicato al Tinkering creativo e uno dedicato alla Robotica educativa con 4 postazioni computer per lavorare a piccoli gruppi.

 
 

 
 

La Tinkering Zone

 

Stiamo allestendo uno spazio dedicato al Tinkering: si tratta di un nuovo approccio didattico che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e bambine allo studio delle materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) in modo pratico, giocando.

 

L’idea è venuta a un gruppo di educatori e appassionati di robotica americani che una decina di anni fa, in un museo delle scienze di San Francisco, si sono inventati un laboratorio creativo che vanta ormai decine di imitazioni in tutto il mondo. In Italia, uno dei poli di riferimento per le attività di Tinkering è il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

 

Il Tinkering è una forma di apprendimento informale in cui si impara facendo. Questo metodo incoraggia a sperimentare, stimola l’attitudine alla risoluzione dei problemi e insegna a lavorare in gruppo, a collaborare per il raggiungimento di un obiettivo, un po’ come succede con altri metodi pratici come il coding e la robotica educativa. 

 

Nei laboratori di tinkering le attività sono strutturate come se fossero parte di un gioco: lo scopo del tinkering è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero, facilmente reperibili anche in casa. 
Per questo abbiamo coinvolto i genitori di tutte le classi, chiedendo di mettere da parte e portarci mollette, gomitoli, palette da gelato, stecchini per involtini, stuzzicadenti, elastici, chiudi pacco di fil di ferro, carta ondulata, pezzi di stoffa, piccoli cestini di plastica (es. quella della ricotta), retine e vaschette piccole di polistirolo, tappi di sughero, cannucce, rotoli di cartone: uno spazio allestito in collettività, insieme possiamo dotare la scuola di una buona scorta di materiale per far sperimentare i nostri figli insieme alle insegnanti.

 

Tutto sarà organizzato ed etichettato in scaffalature colorate. A completamento del necessario il CG fornisce pistola a caldo, cacciaviti, forbici, colla e nastri adesivi, corda, guanti, pinze, cucitrice, foratrice e quanto necessario ad assemblare i materiali di recupero. Un pannello da officina servirà ad organizzare gli strumenti.

 

Questo spazio avrà alcuni tavoli condivisi dove i ragazzi e le ragazze potranno lavorare con le mani e uno spazio a terra delimitato, che servirà per testare i percorsi dei robot.

 
 

 
 

Area robotica educativa

 

La robotica a scuola, insieme al coding, sta rivoluzionando i metodi d’insegnamento e d’apprendimento, rendendo entrambi più piacevoli, per insegnanti, bambini e bambine. Più piacevoli perché i robot sono percepiti da tutti, adulti e bambini, come momento ludico, di divertimento, di gioco, più che come un vero momento d’apprendimento. Ed è dimostrato che migliorano anche le interazioni fra studenti e fra questi e gli insegnanti.

 

L’apprendimento della basi di robotica coinvolge la meccanica, l’elettronica e i fondamenti della programmazione. Come CG avevamo già partecipato alla realizzazione di un percorso dedicato alle Infanzie – i bambini di 5 anni di tutte e tre le Infanzie stanno sperimentando quest’anno il primo percorso di robotica del nostro comprensivo – che prevede l’uso delle Bee-Bot, già in dotazione alla scuola. Inoltre avevamo esteso questa possibilità alla scuola primaria Curiel, con l’acquisto di un Cubetto.

 

Con questo laboratorio abbiamo finanziato ed acquistato per la primaria Copernico, interamente a carico del CG Copernico, 4 nuovi Cubetti con due kit logici e direzionali e un class pack di 6 Blue-Bot.

 

  • Le Blue-Bot sono semplici robot apine da pavimento: è possibile impostare programmi da massimo 40 passaggi, ciascuno costituito da un movimento in avanti/indietro, una svolta di 45° o 90° a destra/sinistra o una pausa di 1 secondo. Il guscio trasparente di Blue-Bot permette di vedere tutti i componenti interni e i bambini si divertiranno a scoprire tutti i suoi meccanismi ed è possibile inserire comandi di ripetizione nell’algoritmo.
  • Cubetto è il passaggio successivo, tra coding e robotica educativa: è un set per insegnare coding e pensiero computazionale basato su un’evoluta scheda Arduino. E’ anche un giocattolo in legno sviluppato per un’esperienza cognitiva fortemente sensoriale. Cubetto è un set basato su un approccio tangibile che aiuta i bambini ad apprendere la programmazione senza il supporto di schermi né la necessità di padroneggiare basilari abilità di letto-scrittura. Cubetto è un robot programmabile: si muove su ruote e si controlla via wireless tramite un “telecomando”. In realtà questo telecomando è una tavoletta forata in cui inserire 16 tasselli, di colori diversi, a ciascuno dei quali corrisponde un comportamento diverso di Cubetto. Per ciascun colore un comando diverso e preciso: avanti, destra e sinistra. Disponendo i tasselli uno dopo l’altro, si programmerà il comportamento di Cubetto che si muoverà sul suo percorso seguendo le istruzioni.
     

I passaggi successivi nell’apprendimento della robotica educativa, già in dotazione alla scuola, sono il Lego Mindstorms e il Coderbot. 

 

  • Lego Mindstorms è una linea di prodotti LEGO che combinano mattoncini programmabili con motori elettrici, sensori, mattoncini LEGO, pezzi di LEGO Technic (come ingranaggi, assi e parti pneumatiche) per costruire robot e altri sistemi automatici e/o interattivi. LEGO Mindstorms può essere usato per costruire un modello di sistema integrato con parti elettromeccaniche controllate da computer: è tra i kit robot da costruire più amati dai ragazzi e dalle ragazze e tra i più utilizzati per la robotica educativa.
  • Coderbot è un robot di legno che si può muovere sulle sue ruote come un piccolo veicolo e ha sensori di vario tipo. Tramite un semplice linguaggio di programmazione, che viene appreso senza gran difficoltà da bambini e dalle bambine, si può chiedere a CoderBot di muoversi in modi particolari a seconda di ciò che viene percepito dai sensori. Si può chiedere a CoderBot di andare in giro per la stanza e sterzare quando c’è qualche oggetto vicino, di rifugiarsi nelle zone scure della casa come fanno gli scarafaggi, oppure di cercare la luce come fanno le falene. Si può chiedere a CoderBot di pronunciare “Mela!” quando vede una mela o di rincorrere una palla rossa. Si può persino chiedere a un CoderBot di dire ad un altro CoderBot cosa deve fare. Coderbot stimola i bambini a ragionare, con tutto quello che questa parola significa: per programmare un comportamento attraverso CoderBot bisogna ragionare moltissimo! E’ necessario fare previsioni, esperimenti, dare spiegazioni, decidere quale insieme di comandi fornisca al robot la “logica” che desideriamo vedere nel suo comportamento.
     

Per questa area abbiamo acquistato 4 tavoli grandi nuovi, uno per ciascuna postazione pc, e 2 armadi dove riporre tutto il materiale, tutto coloratissimo! Inoltre abbiamo acquistato le sedie colorate, una lavagna bianca con tanti pennarelli colorati per progettare, ripensare e riprogettare e un proiettore per la condivisione di schermate e filmati.

 

Ringraziamo di cuore Bruno, che ci ha donato molto materiale per imbiancare e si è prodigato tra tinteggiatura e decorazione e Rimaflow, che ci ha assemblato e regalato i 4 pc senza i quali la nostra aula non sarebbe stata completa!
Ricordiamo che tutto è stato possibile con quanto raccolto dal CG con le varie iniziative, dalle merende della festa di halloween al progetto del Calendario 2018. Grazie a chi continua a credere in noi!

 

Ancora un paio di settimane di pazienza e saremo pronti per l’inaugurazione, intanto grazie di cuore a tutti quanti ci stanno aiutando!

 

 
 

Fotogallery: lavori in corso!