AGGIORNAMENTO FEBBRAIO 2018

 
Spese scolastiche 2018 aumento importo: nuovi limiti di detrazione. L’aumento progressivo dell’importo massimo di detrazione scolastica, è stato previsto dalla Legge di Bilancio 2017. La norma che aumenta la detrazione spese scolastiche, è stata quindi approvata in via definitiva, per cui le famiglie possono beneficiare anche quest’anno di un maggiore sconto Irpef. Con l’aumento delle detrazione spese scolastiche lo sconto progressivo è aumentato.
 
In pratica:
 

  • Spese scolastiche 2016 da dichiarare nel 2017: l’importo della spesa massima aumenta da 400 euro a 564 euro, per cui se prima si potevano detrarre solo 76 euro a figlio, con la nuova soglia il tetto sale a 107,1 euro a figlio.
  • Spese scolastiche 2017 da dichiarare nel 2018: l’importo della spesa massima aumenta a 717 euro, con la nuova soglia il tetto sale a 136,23 euro a figlio.
  • Spese scolastiche 2018 da dichiarare nel 2019: l’importo della spesa massima detraibile passa a 786 euro e per ciascun figlio, potrà essere detratto dalle tasse un importo pari a 149,34 euro.
  • Spese scolastiche 2019 da dichiarare nel 2020: l’importo della spesa massima detraibile passa a 800 euro e per ciascun figlio, potrà essere detratto dalle tasse un importo pari a 152,00 euro.

Tra le spese di istruzione detraibili sono comprese, nel dettaglio:

  • le tasse di iscrizione e frequenza;
  • le spese per la mensa;
  • i contributi obbligatori e quelli volontari;
  • le erogazioni liberali appositamente deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenute dal contribuente con la specifica finalità legata alla frequenza scolastica;
  • le spese per i servizi scolastici integrativi, quali l’assistenza al pasto e il dopo scuola: per queste ultime la detrazione spetta anche quando il servizio è reso per il tramite del Comune o di altri enti rispetto alla scuola;
  • le spese per gite scolastiche;
  • le spese per l’assicurazione della scuola;
  • ogni altro contributo finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa (ad esempio corsi di lingua, teatro, ecc…) deliberato dagli organi d’istituto.

 

Comune di Corsico: come avere la certificazione per le detrazioni 730 – rette scolastiche?
 

Tramite SPAZIO SCUOLA WEB è attiva la funzione per visualizzare e stampare la certificazione necessaria per le detrazioni 730 relativa al SOLO pagamento della refezione con la modalità ricarica attraverso il portale.
Per scaricare la certificazione occorre entrare nel proprio profilo di SPAZIO SCUOLA WEB (USERNAME e PASSWORD) – Funzione – “Documenti Disponibili”.
Per quanto riguarda i pagamenti effettuati con i MAV, relativi al periodo gennaio – luglio 2016, occorre rivolgersi all’Ufficio Rette in via Monti 16.
 

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La spesa per la mensa è detraibile tra i costi di istruzione all’interno della propria dichiarazione dei redditi se i figli sono a carico. Questa una delle novità della finanziaria 2016, che ha visto l’introduzione della detraibilità della spesa per la mensa dei propri figli, sia per quanto riguarda il servizio scolastico primario sia per il secondario.
 

La normativa è contenuta nel decreto “La Buona Scuola”. Con la Legge sulla BUONA SCUOLA (L. 107/2015) è stata, infatti, riscritta la lettera e) del comma 1 dell’art. 15 del Tuir, concernente la detraibilità delle spese d’istruzione.
La novità normativa è entrata in vigore dal 16 Luglio 2015 e pertanto vedrà i suoi effetti a partire dal periodo d’imposta 2015 mediante il modello 730 2016 e UNICO 2016.
 

Sulla base della nuova formulazione dell’articolo 15 è stata introdotta, come confermato dalla circolare Agenzia delle Entrate n° 3/E del 2 marzo 2016 confermata in primis dal MIUR, la detrazione spesa mensa 2016 19%.
 

Le famiglie che nel corso dell’anno 2015, hanno sostenuto tra spese d’istruzione, le spese mensa scolastica del figlio o dei figli a carico, possono dichiararle nel proprio 730 2016 o Unico 2016 e detrarre il 19% per una spesa massima di 400 euro a studente, cioè con un beneficio fiscale massimo corrisponde alla detrazione di euro 76.
 

Tale detrazione spetta a prescindere dal livello di scuola frequentato ossia, se primaria o secondaria, se statale o privata.
 
 

Come si dimostra il pagamento della spesa mensa?
 

Copia delle ricevute di pagamento: conto corrente, bonifico bancario o postale, MAV relativi al servizio mensa dell’anno scolastico precedente o qualsiasi altra attestazione che ne dimostri l’effettivo pagamento;
 

– E’ possibile richiedere all’ufficio economato di Corsico il riepilogativo bollettini mensa pagati per calcolarne la detrazione, inviando una email a [email protected] e specificando nome del genitore richiedente, nome bimbo/a, scuola, riferimento gennaio-dicembre 2018.
 
 

Spesa mensa 730/2016: come si compila?
 

Le spese mensa scolastica sostenute dal contribuente vanno indicate nel 730 2016 tra le spese d’istruzione codice 12. Nel nuovo modello 730/2016, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad istituire il nuovo codice “12” che identifica tali spese, da indicare nei righi da E8 ad E12; le istruzioni modello 730 2016 Agenzia delle Entrate pag. 44, precisano poi che questa detrazione non è cumulabile con quella prevista per le erogazioni liberali alle istituzioni scolastiche per l’ampliamento dell’offerta formativa che vanno indicate con il codice 31.
L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 12.
 
 

Spesa mensa Unico 2016: dove e come si indicano?
 

I contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi tramite modello Unico 2016, che intendono portare a detrazione la spesa mensa scolastica, possono farlo indicando tali spese nei righi da RP8 a RP14 con il codice 12. Il nuovo codice 12, secondo le istruzioni modello UNICO 2016, va utilizzato infatti per indicare l’importo delle spese per la frequenza di scuole dell’infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado. L’importo annuo massimo di detrazione, non può superare i 400 euro per alunno o studente, inoltre, non è cumulabile con quella prevista per le erogazioni liberali alle istituzioni scolastiche elencate nell’articolo 15 del TIUR comma 1 lettera e i-octies che vanno invece indicate con il codice 31.